La muffa è un problema non molto lontano da noi. Molto spesso capita di vederla anche nelle nostre case e, quindi, non si può più attendere e bisogna combatterla.
Sappiamo bene cos’è la muffa e come intervenire?
Con il termine muffa si indicano, genericamente, microrganismi di genere fungino. Questi proliferano negli ambienti chiusi con condizioni di umidità non ideali per l’essere umano. Si presentano in diversi colori e aspetto e va detto che uno dei tratti caratterizzanti è la loro resistenza. Quando sono in un locale chiuso e le condizioni di umidità sono a loro congeniali, proliferano, quindi, compromettono la qualità dell’aria che respiriamo giornalmente.
Prima di conoscere come combattere la muffa è bene sapere chi è il nostro nemico. Solo in tal modo sarà possibile trovare rimedi efficaci volti ad eliminarli una volta per tutte.
Muffa: cos’è
La muffa, come abbiamo già anticipato, è un insieme di microrganismi che proliferano in un ambiente malsano e lo rendono difficilmente abitabile dagli esseri umani. Poiché si tratta di un organismo vivente è bene dire che questa ha un suo ciclo vitale in cui mangia, cresce e, infine, si riproduce. In una prima fase non è possibile riconoscerla perché si tratta di piccole spore invisibili. Una volta unite insieme formano dei puntini neri che, con il tempo, generano macchie sempre più grandi oppure strisciate sui muri.
Va detto che ogni piccolo puntino di muffa al suo interno contiene molto più di 50mila spore. Ognuna di queste ne produce, nel giro di pochi giorni, altre centinaia di milioni. È per questo motivo che bisogna intervenire repentinamente sul problema.
Muffa: il compito dell’umidità
La muffa si forma perché l’ambiente è umido e le alte temperature ne rendono agevole la diffusione. Una delle cause può essere l’infiltrazione d’acqua, oppure, l’umidità di risalita o da condensa. Se questi fattori si incontrano con un ambiente poco ventilato, allora, il gioco è fatto e le spore hanno già iniziato il loro lavoro dannoso.
È bene sapere, però, che vi sono diversi problemi legati all’umidità che, a loro modo, possono essere pericolosi. L’umidità di risalita, ad esempio, prevede che ci sia l’ascensione di acqua lungo le pareti di un edificio e la radice del problema sta nel terreno. L’effetto è la formazione di macchie sui muri, formazione di sali che nel tempo distaccano lo strato preesistente di intonaco.
Se, invece, l’umidità deriva da condensa è bene fare attenzione al vapore acqueo. Se vi è uno sbalzo significativo di temperatura, ovviamente, diventa liquido e la muffa ne trae beneficio. Questa trova il suo habitat ideale all’interno dei muri perimetrali, infissi e solai. Il lavoro della muffa è incessante e può attaccare non solo le superfici esterne ma anche le interne. Non sono rari i casi in cui atta tessuti, mobili e angoli dove non è semplice garantire una buona circolazione di aria pulita.
Se l’umidità deriva da infiltrazioni va detto che l’ingresso dell’acqua avviene in punti scoperti della struttura muraria. Ciò, quindi, dipende dalle fondazioni o da strutture che possono essere a stretto contatto con la terra e con l’acqua.